Tutti i congedi rientrano nelle politiche di corporate family responsibility (CFR) e conciliazione lavoro famiglia.
Congedo di maternità – maternity leave
Il congedo di maternità– maternity leave – è un periodo diastensione obbligatoria dal lavororiconosciuto alla lavoratrice durante il periodo di gravidanza e puerperio.
Durante il congedo di maternità,la lavoratrice percepisce un’indennità economica in sostituzione della retribuzione (sia prima del parto, sia dopo il parto), che le spetta anche in caso adozione o affidamento di minore
Con la Legge di Bilancio 2019, la madre può spostare in avanti il periodo di congedo di maternità utilizzandolo tutto dopo il parto, rimanendo a lavoro fino al nono mese.
Sono previste disposizioni specifiche anche in casi diversi: interruzione di gravidanza(cfr. art. 16, comma 1 bis, del T.U. modificato dal D.lgs. 119/2011); adozione o affidamento nazionale di minore(cfr. L. 184/1983); adozioni o affidamenti preadottivi internazionali (cfr. art. 26, comma 4, T.U. maternità/paternità); affidamento non preadottivo(cfr. L. 184/1983).
Con il Decreto Legislativo n. 105-2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 2022, ci sono alcune novità relative al congedo di maternità,entrate in vigore il 13 agosto 2022. È previsto: un congedo straordinario e di maternità per lavoratrici autonome: viene esteso il diritto all’indennità in favore delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste, anche in caso di eventuali periodi di astensione anticipati per gravidanza a rischio e il congedo straordinario (L. 151 2001) per l’assistenza può essere fruito anche da parte di un’unione civile e dal convivente di fatto.
Congedi di paternità – paternity leave
Il congedo di paternità non riguarda solamente la necessità di stabilire un legame ed un rapporto tra il padre e il neonato, ma anche e soprattutto quello di fornire assistenza alle madri, promuovendo così l’equità di genere anche nella condivisione dei compiti domestici e favorendo, di conseguenza, l’occupazione femminile.
a) Congedo di paternità in sostituzione della madre
L’art. 28 del D.lgs. 151/2001, riconosce, a particolari condizioni, il diritto al padre lavoratore diastenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternitào per la parte residua che sarebbe spettata alla madre lavoratrice. In questi casi, il congedo di paternità coincide temporalmente con il periodo di congedo di maternità non fruito dalla lavoratrice madre, anche nel caso di madre lavoratrice autonoma. In caso di madre non lavoratrice, il congedo di paternità termina al terzo mese dopo il parto.
b) Congedo di paternità obbligatorio e facoltativo
Il congedo di paternità obbligatorio retribuito per i padri lavoratori dipendenti è stato istituito dalla Legge Fornero del 2012 (un solo giorno, poi portato a due dalla Legge di Stabilità 2015 per il 2016 e 2017). La stessa legge aveva anche istituito il congedo facoltativo, in alternativa a uno dei giorni di congedo materno, su libera scelta dei genitori. Dal 2021 il congedo obbligatorio è passato a 10 giorni retribuiti. Con la Legge di Stabilità 2022 (L. 234-2021), la norma è passata a regime, quindi non ha più scadenza. Per i giorni di astensione dal lavoro i padri lavoratori godono della retribuzione piena, erogata dall’INPS, ma anticipata di norma dai datori di lavoro.
Il congedo di paternità obbligatorio può essere effettuato anche in concomitanza con l’assenza della madre e quindi si aggiunge al congedo di maternità. Quello facoltativo si fruisce in alternativa ad uno dei giorni di astensione della madre. Hanno diritto al congedo di paternità anche i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità. Sono esclusi i lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione.
Con il Decreto Legislativo n. 105-2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 2022, ci sono alcune novità relative al congedo di paternità,entrate in vigore il 13 agosto 2022. È previso: un congedo di paternità obbligatorio fruibile, come il congedo di maternità, dai 2 mesi precedenti ai 5 successivi al parto, sia in caso di nascita sia di morte perinatale del bambino; l’estensione del congedo di paternità anche ai dipendenti della pubblica amministrazione; in caso di parto plurimo, il congedo di paternità sale a 20 giorni invece che 10.
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Durante i periodi di congedo, sia di maternità che di paternità, si ha diritto a percepire un’indennità economica pari all’80% della retribuzione giornaliera calcolata sulla base dell’ultimo mese di lavoro precedente il mese di inizio del congedo (art. 22 e seguenti del T.U.). Di regola, l’indennità è anticipata in busta paga dal datore di lavoro.
Congedi parentali
Il congedo parentalenon va confuso con il congedo di maternità/paternità, perché è unperiodo di astensione facoltativo dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita, sia in presenza di figli naturali che adottivi o affidatari. È rivolto alavoratrici e lavoratori dipendenti.
Il Decreto legislativo 25 giugno 2015, n. 81 ha previsto la possibilità di chiedere latrasformazione del rapporto di lavoro a tempo pienoin tempo parziale,al posto del congedo parentaleo entro i limiti del congedo ancora spettante. La riduzione dell’orario non deve però superare il 50%.
Ai genitori lavoratori dipendenti spetta: un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornalierae per un periodo massimo complessivo (madre e/o padre) di 6 mesi; un’ulteriore indennità pari al 30%della retribuzione media giornaliera, dai 6 anni e un giorno agli 8 anni di età del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento), a particolari condizioni di reddito.
Con il Decreto Legislativo n. 105-2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 2022, ci sono alcune novità relative al congedo di paternità,entrate in vigore il 13 agosto 2022. È previsto: un congedo parentale facoltativo, la cui durata complessiva passa da 10 a 11 mesi spettante al genitore solo, mentre in presenza di due genitori i mesi in totale salgono dai 6 ai 9 mesi; aumenta da 6 a 12 anni l’età del bambino entro cui i genitori, anche adottivi e affidatari, possono usufruire del congedo parentale.
All’interno di questo sito sono presenti numerosi approfondimenti su congedo di maternità e congedo di paternità. Segnaliamo in particolare:
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Bibliografia
- Faldetta G. (2008),Corporate Family Responsibility e Work-life Balance, Franco Angeli, Milano.
- Sorrenti R., Bonaduce L. (2009), , Fondazione Marco Vigorelli.
- Chinchilla, N., Moragas, M. (2010),Artefici del nostro destino. Realizzare se stessi tra lavoro e famiglia,Lupetti Editore, Bologna.
- Fondazione Marco Vigorelli (2010),La Corporate Family Responsibility come vantaggio competitivo nella gestione delle Risorse Umane, Università Bocconi, Milano.
- Mariolina Ceriotti Migliarese (2016),Femminile e lavoro, Fondazione Marco Vigorelli.
- Fondazione Marco Vigorelli (2016-2019),Women at work.
- Lipari F. (2019), Paternity leave: tra incentivi economici e di famiglia, in Crespi I. (a cura di), Padri che conciliano, «Quaderni FMV Corporate Family Responsibility», 1, Fondazione Marco Vigorelli, Milano, pp. 41-55.
- Vigorelli G. (a cura di) (2019),Corporate family responsibility: un approccio relazionale, «Quaderni FMV Corporate Family Responsibility», Supplemento al Quaderno 3, Fondazione Marco Vigorelli, Milano.
- Vazzano S. (2019), Scomparsa delle madri e donne equilibriste: un’opportunità per ri-scoprire la paternità nella ri-conciliazione lavoro e famiglia, in Minetti A.M (a cura di), Madri che conciliano, «Quaderni FMV Corporate Family Responsibility», 4, Fondazione Marco Vigorelli, Milano, pp. 45-57.
